OLTRE LE BARRIERE
a cura di Luca Pilone
Il Centro culturale valdese di Torre
Pellice (TO), in occasione della Giornata nazionale del Cieco e
dell'Ipovedente, organizza per venerdì 13 dicembre e sabato 14 dicembre una
serie di iniziative per promuovere la riflessione sull'accessibilità ai musei e
alla cultura per le persone con disabilità visiva. Ne parliamo con Davide
Rosso, direttore del Centro culturale, a cui abbiamo rivolto alcune domande.
Qual è il
significato delle due giornate proposte dal Centro culturale? Da dove è nata
questa idea?
Da tempo, stiamo lavorando sul
concetto di «accessibilità alla cultura». L’idea di partenza ovviamente è
rendere il più fruibile possibile la storia che narriamo nei nostri musei, i
libri che sono contenuti nella nostra biblioteca, e in generale il materiale
con cui abbiamo quotidianamente a che fare. Per fare ciò occorrono però oltre
alla volontà, anche conoscenze e strumenti. Proprio per questo, pensando in
particolare al tema delle disabilità visive, abbiamo contattato l’Unione
Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi di Torino. Confrontandoci con loro
abbiamo pensato di provare a costruire una due giorni che offrisse materiale
per la riflessione non solo al nostro interno ma anche agli altri operatori che
lavorano nella cultura sul territorio delle Valli valdesi, del Pinerolese e
della val di Susa. Abbiamo così preparato un programma che vuole invitare chi
parteciperà a riflettere su questo importante tema, provando anche a
individuare e riconoscere strumenti utili perché la cultura sia per tutti un
momento di crescita personale, collettiva e sociale. Parlare di «cultura accessibile»,
infatti, significa prima di tutto dare pari opportunità alle persone.
Quali
saranno le iniziative proposte il 13 e il 14 dicembre?
Venerdì 13 dicembre si inizierà con un laboratorio
intitolato "La storia ad occhi chiusi". A partire dalle ore 9, le
scuole primarie e secondarie di I e II livello del territorio saranno invitate
a sperimentare un percorso tattile nel museo storico. Attraverso l'uso di
oggetti, musiche e letture si cercherà di dare una lettura inedita della storia
valdese, riflettendo allo stesso tempo sulle barriere culturali. A partire
dalle ore 14.45 si svolgerà invece a Pinerolo, nei locali della chiesa valdese
di via dei Mille, un seminario di studi in cui verranno affrontati alcuni
aspetti legati alle disabilità visive, tra cenni storici e situazione attuale.
Sarà inoltre presentato il “Manifesto della Cultura Accessibile a Tutti”,
ideato per migliorare l'accessibilità e la fruizione del patrimonio culturale
da parte dei ciechi e degli ipovedenti.
Sabato 14 dicembre, a partire dalle ore
15, sarà invece organizzato un workshop per giornalisti, operatori museali e
insegnati dal titolo "Percorsi tattili: l'esperienza del Museo
valdese". L'incontro
prevede, oltre alla sperimentazione in prima persona
del percorso tattile nel museo storico, una presentazione degli obiettivi e
delle modalità di ideazione di questo progetto educativo.
Cultura, accessibilità,
formazione: qual è il senso di queste tre parole in relazione alle attività
delle giornate?
La cultura
è una parte fondamentale, o almeno dovrebbe esserlo, del vivere quotidiano di
tutti noi. Attraverso le sue corde passano l’educazione, l’integrazione, la
libertà e la predisposizione ad ascoltare gli altri. Penso che la relazione che
si vuole creare tra cultura, accessibilità e formazione nelle giornate del 13 e
14 dicembre significhi intanto individuare insieme ad altri il significato
profondo di questi termini. Farlo vuol dire anche iniziare ad intraprendere un
percorso formativo comune, capace di garantire a tutti l'accesso alla cultura,
al fine di fornire ad ogni individuo un’esperienza di qualità, appagante,
soddisfacente e piacevole. Un diritto, quello alla cultura, che ci piacerebbe
riuscire a far essere proprio di tutti.
tratto da: www.chiesavaldese.org
in data giovedì 12 dicembre 2013