Auditoire de Calvin

Auditoire de Calvin
Auditoire de Calvin nuovo organo - foto Natale GIANDOMENICO

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venerdì 29 maggio 2015

Dalla Svizzera un appello per i migranti


Un appello per i migranti dalla Svizzera
Lettera aperta di Pierre Bühler, professore di teologia sistematica alla Facoltà di Teologia di Zurigo dopo esser stato dal 2006 al 2009 Presidente della Società svizzera di Teologia a Simonetta Sommaruga, presidente della Confederazione elvetica, perché prenda impegno per un cambiamento di politica in materia di accoglienza dei migranti.

«Signora Presidente,
i drammi dei migranti sulle imbarcazioni nel mar Mediterraneo riempiono le pagine dei giornali.
Da inizio anno il numero delle vittime –uomini, donne e bambini è stimato in circa 2000 persone. E non accenna a cambiare la tendenza dal momento che continuano incessanti gli sbarchi. Il recente dramma del barcone rovesciatosi con oltre 880 persone a bordo ha smosso i governi europei che hanno convocato una riunione di urgenza, Ma i risultati dei dialoghi sono stati deludenti. L’Europa pare voler continuare a difendere semplicemente la propria fortezza con mezzi economici e militari. I fondi destinati all’operazione Triton di difesa dei confini saranno triplicati. Si vogliono combattere gli scafisti distruggendo le imbarcazioni, e si è deciso di provveder all’accoglienza spalmata fra le varie nazioni di circa 5000 persone, una piccola goccia nel mare di fronte ai milioni di profughi generati dai conflitti in varie parti del mondo. Ma sopra ogni cosa è il sistema generato dagli accordi di Dublino (re-inviare i richiedenti asilo al primo paese europeo in cui son giunti, cioè quasi sempre l’Italia, schiaccia questo paese e lascia in pace gli altri).
Le cose non possono continuare così a lungo. Vorrei chiederle di impegnarsi presso i suoi colleghi europei per attuare un reale cambiamento di politica, sebbene non sia un compito semplice. Tre sono i punti focali:
  1. Non è possibile sacrificare migliaia di vittime nella speranza di conservare intatte le proprie frontiere e le politiche di difesa vanno sostituite con quelle di accoglienza
  2. Ci vuole un nuovo spirito di solidarietà fra i paesi europei, che impedisca di far subire ad alcuni fra questi una situazione impossibile per preservare la propria sicurezza. Le responsabilità sono da ripartire e bisogna immediatamente cessare di rispedire profughi in Italia come la Svizzera continua a fare appellandosi al sistema Dublino
  3. Infine vanno ripensate le modalità di ingresso legale in Europa. L’Europa ha muri ovunque tanto è che l’unica via di entrata rimasta è sostanzialmente quella illegale.  Ma così si favorisce il cinico gioco degli scafisti invece di combatterlo. Le recenti disposizioni svizzere, approvate anche da un referendum popolare hanno in pratica reso impossibile l’ingresso nel nostro paese.
Signora Presidente bisogna uscire da questa spirale. I morti nel Mediterraneo richiedono uno sforzo supplementare per trovare ogni possibile soluzione».

Intanto il Sinodo della Chiesa riformata svizzera del cantone di Friburgo ha deliberato di destinare 35 mila franchi all'accoglienza dei migranti: un chiaro segnale che evidenzia ancora una volta il ritardo della politica rispetto alle azioni di altri attori sociali, chiese in primo ordine.
(Tradotto da Claudio Geymonat da protestinfo.ch)
tratto dalla: newsletter di Riforma del 29 maggio 2015

domenica 24 maggio 2015

PENTECOSTE


Quando sarà venuto lui, lo Spirito della verità, 
egli vi guiderà in tutta la verità
Evangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,13a

venerdì 22 maggio 2015

Pentecoste: il linguaggio del discepolato cristiano


di Claudio Pasquet


Pentecoste è una festa celebrata da tutte le principali confessioni cristiane. Il libro degli Atti degli Apostoli, al capitolo 2, ricorda che nel giorno della festa della Pentecoste, celebrata cinquanta giorni dopo la Pasqua ebraica, i discepoli ricevono il dono dello Spirito Santo. Quel primo evento segna in modo significativo la comunità di quanti erano stati insieme a Gesù nei tre anni della sua missione terrena. Essi ricevono il dono delle lingue per poter proclamare la buona notizia (Evangelo) al mondo, passando così dallo stato di discepoli che seguono gli insegnamenti di un maestro a quello di inviati (apostoli) tra le genti. La data segna anche l'inizio della chiesa, una struttura umana, ma guidata dal Signore, che ha per compito principale la testimonianza di Cristo nell'universo.
L'Evangelo di Giovanni ricorda che Gesù dette ai suoi molte istruzioni sullo Spirito Santo che sarebbe stato loro accordato. Lo definisce con un termine greco, di difficile traduzione, che significa difensore, consigliere, avvocato. Lo Spirito ha, secondo quanto detto da Gesù, il compito di rivelare ai discepoli l'insegnamento che il Cristo non ha potuto dare mentre era con loro perché il peso di troppe rivelazioni tutte insieme li avrebbe "schiacciati". Ma lo Spirito non insegnerà nulla di nuovo o contrario a quanto Gesù stesso ha annunciato "non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito e vi annuncerà le cose a venire" (Giovanni 16,13).
Per l'apostolo Paolo infine lo Spirito è quello che suscita nella chiesa un numero infinito di doni per la testimonianza, la costruzione comunitaria e il servizio. Come dirà però nel capitolo 13 della prima lettera ai Corinzi, vi sono tre doni che svettano sopra gli altri: la fede, la speranza e l'amore, ma il più grande di tutti è l'amore (agape).
In molte chiese metodiste e valdesi, a Pentecoste si celebrano le confermazioni dei catecumeni. Queste ragazze e questi ragazzi, al termine di un periodo di istruzione (catechismo) che dura in genere fino all'età di 17 anni, sono invitati a confermare il loro battesimo, ricevuto da bambini. Vengono cioè invitati a considerare, in piena libertà se vogliano assumersi il compito di discepoli e discepole di Cristo. 
È importante questa sottolineatura
della libera decisione individuale che caratterizza da sempre la decisione di aderire o meno alle nostre chiese. Solo a partire da questo momento saranno considerati a tutti gli effetti "membri di chiesa". Siccome anche la decisione di battezzare i propri figli e figlie è lasciato alla libera decisione del genitori, succede che molti ragazzi e ragazze, non essendo stati battezzati da fanciulli, chiedano di essere battezzati in tale occasione.


Analogamente molte chiese metodiste e valdesi, nel giorno di Pentecoste, celebrano le ammissioni in chiesa di adulti che chiedono di far parte delle nostre chiese. Sono spesso persone che hanno alle spalle percorsi spirituali molto diversi, e che, dopo una seria preparazione e la frequentazione di una delle nostre comunità locali, chiedono di entrare in piena comunione con noi.


Tu esulterai nel Signore e ti glorierai del Santo d’Israele
Isaia 41,16b

giovedì 21 maggio 2015

Commentario al libro biblico del profeta Geremia



Commentario a Geremia






Il lamento di Geremia per la disintegrazione sociale e religiosa di Israele
Il dolore di Dio per il tradimento di Israele
L'incessante fedeltà di Dio al suo popolo

In questo commentario, Walter Brueggemann - uno dei massimi studiosi veterotestamentari del nostro tempo - analizza il contesto storico e sociale di Geremia e ne propone un'interpretazione teologica.
Diversamente dagli approcci correnti a questo libro chiave dell'Antico Testamento, Brueggemann utilizza un'analisi sociologica e letteraria combinata e fornisce una nuova prospettiva sulle questioni teologiche, portando elementi convincenti circa il messaggio e la significatività del testo sia rispetto a quel tumultuoso periodo della storia di Israele sia per i nostri tempi difficili.
"Geremia non persegue un'interpretazione in termini di realpolitik della crisi che porta alla fine del Regno di Giuda, ma una visione alternativa di tali eventi. La tradizione di Geremia procede sulla base di una prospettiva teologica come alternativa a un'analisi politica"".
Walter Brueggemann


Il libro
Walter Brueggemann
Geremia
pp. 500
Strumenti-Commentari, 68

L'autore
Walter Brueggemann, docente emerito di Antico Testamento presso il Columbia Theological Seminary di Decatur, in Georgia (USA), è uno dei maggiori esperti di esegesi veterotestamentaria. Tra i suoi libri ricordiamo: Immaginazione profetica: la voce dei profeti nella Bibbia e nella chiesa (EMI, Bologna 2004), Teologia dell'Antico Testamento (Queriniana, Brescia 2002), Introduzione all'Antico Testamento. Il canone e l'immaginazione cristiana (Claudiana, Torino 2005), Pace (Claudiana, Torino 2012), Viaggio verso il bene comune (Claudiana, Torino 2011).




martedì 12 maggio 2015

Festa dell'Ascensione

Chiesa Evangelica Valdese
- giovedì 14 maggio 2015
Festa dell'Ascensione 
il IX Circuito la festeggia
a GINEVRA

lunedì 11 maggio 2015


Dio dice: 
«Ti ho esaudito nel tempo favorevole, e ti ho soccorso nel giorno della salvezza. Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza»
II Corinzi 6,2

Domenica 17 maggio 2015 Culto Evangelico a Ginevra Valdese


Chiesa Evangelica Valdese di Ginevra
Luogo di Culto: Auditoire de Calvin
Place de la Taconnerie, 1. 


Culto Evangelico
Domenica 17 maggio 2015ore 18.00
7a di PASQUA -  
EXAUDI 
Signore, ascolta la mia voce
Salmi 27,7

Il pastore chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori 
e va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce
Evangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 10,3-4

domenica 10 maggio 2015

Benedetto sia Dio,
che non ha respinto la mia preghiera e non mi ha negato la sua grazia

Salmi 66,20



domenica 3 maggio 2015

TERREMOTO NEPAL: la FCEI lancia una sottoscrizione


In seguito al violento terremoto che il 25 aprile scorso ha devastato il Nepal, la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha lanciato una sottoscrizione per l'aiuto alle vittime. Le morti salirebbero a 10.000, gli sfollati a 8 milioni, mentre l'80% delle costruzioni sono crollate o inagibili. A Kathmandu, città di un milione di abitanti, il terremoto ha fatto crollare la torre di Dharahara del 1832, dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
"La popolazione nepalese così duramente colpita da questa catastrofe è al centro delle nostre preghiere, rivolte specialmente a coloro che hanno perso i loro cari o che ancora sono all'oscuro di cosa sia successo a persone a loro vicine", ha dichiarato il presidente della FCEI, il pastore Massimo Aquilante a nome di tutte le chiese aderenti alla FCEI. "La FCEI estende la sua solidarietà anche alle migliaia di persone che in queste ore drammatiche stanno portando soccorso prestando assistenza ai feriti e ai sopravvissuti".
Per chi volesse inviare donazioni può farlo utilizzando i seguenti conti correnti 
specificando la causale "Terremoto Nepal":
Banca Prossima - IBAN: IT79C0335901600100000112766 - SWIFT/BIC: BCITITMX771
Conto corrente postale FCEI n. 38016002 - intestato alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia - IBAN: IT54S0760103200000038016002 - BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX
I fondi raccolti saranno destinati all'organizzazione umanitaria Action by Churches Together - ACT Alliance, una coalizione di 140 chiese associate al Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) e alla Federazione luterana mondiale (FLM), già operativa nelle zone disastrate sin dalle prime ore dopo il sisma.
tratto da -  NEV - Notizie evangeliche del 29 aprile 2015
riportato sul sito: www.chiesavaldese.org

Le chiese membro della FCEI sono: la Chiesa evangelica valdese, l'Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia; l'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI); la Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI); L'Esercito della Salvezza; chiese libere; la Chiesa apostolica italiana; la St. Andrew's Church of Scotland di Roma (www.fcei.it).